Atlante delle ceneri – Blake Butler
Atlante delle ceneri è una raccolta di racconti pubblicata da Pidgin edizioni questo Novembre. Ne son stata attratta fin da subito e ringrazio ancora la casa editrice per la copia che mi è stata inviata.
È un atlante perché ci pone di fronte a una serie di scenari apocalittici di cui noi ammiriamo soltanto le ceneri. Ci troviamo di fronte a devastazioni già avvenute, persone perdute, altre svanite nel fuoco. Ripercorriamo gli errori, i gesti mancati e quelli decisamente sbagliati. È un’analisi della disintegrazione all’indietro, per cercare di comprendere dove c’è stata la svista, per capire se c’era qualcosa da salvare.
Atlante della distruzione e della disperazione incapace di parlare.
Lo definirei anche: atlante delle perdite. Il protagonista di ogni racconto si ritrova a perdere soltanto, a dover fare i conti con ciò che ha smarrito e con la solitudine. Chiedendosi perché non è semplicemente svanito come tutti gli altri; chiedendosi perché è proprio lui a dover affrontare le mancanze.
“Odiando la mia pelle perché non diventava pallida. I miei denti perché non marcivano. Chiedendomi perché dovevo essere io quello a reggere la macchina fotografica.”
Le perdite, talvolta, finiscono nell’oblio. Non c’è spazio nella mente di qualcuno che vive in questa apocalisse moderna. Si dimentica facilmente e si fatica a ricordare. Non c’è lunga memoria per i morti nel mondo raffigurato da Blake Butler.
Il linguaggio di questi racconti è evocativo, fortemente ricercato. Tanto ricercato da affermare che non credo sia un libro per tutti; talvolta questo stile potrebbe arrivare a dar fastidio al lettore. Anche se, in realtà, penso sia tutto in linea con ciò di cui si sta parlando, e credo fosse proprio l’intento dell’autore. La volontà di fuggire da qualcosa da cui però non puoi scappare, devi affrontarlo. è così che definirei questo libro: vuoi correre e non guardare, ma allo stesso tempo non riesci a staccartene.
Tanto di cappello a Pidgin, una casa editrice che ammiro molto. Non so davvero come facciano a fare tutto ciò. E, come ho già detto anche a loro, questo libro è un gioiello: graficamente eccellente. Le pagine macchiate, annerite, riflettono esattamente gli scenari vissuti dal lettore.
L’indieBBBCaffé del mese di Novembre è dedicato a Pidgin edizioni. Se volete scoprire altro su questa casa editrice indipendente passate dalla nostra pagina Facebook!