Nessuno scompare davvero – Catherine Lacey

di esthergreewood

Da quanto desideravo questo romanzo? Da più di anno? Per un motivo o per un altro non riuscivo mai ad acquistarlo. L’occasione perfetta si è presentata il mese scorso: dovevo fare un grosso ordine di libri e c’era il 25% di sconto su una parte del coloratissimo catalogo Sur.  Attratta tantissimo dal titolo, dalla copertina, questo libro mi ha ispirata fin dall’inizio; queste atmosfere e pensieri alla Sylvia Plath che io non posso che amare.


Elyria è un persona con un passato complicato, lo comprendiamo dal flusso di pensieri che l’accompagna durante questo suo viaggio improvvisato verso la Nuova Zelanda: suo marito era il professore di sua sorella, suicida; sua madre un’alcolizzata. Quando si sposa, Elyria sembra trovare la pace, sembra aver trovato una persona con cui sta bene, che colma quel vuoto improvviso, eppure questa vita apparentemente perfetta non è sua.

…e anzi alcune mattine, pur essendo me stessa, vorrei comunque essere una cosa che fugge lontano da me piuttosto che quella cosa cucita dentro di me per sempre..”

La combinazione di parole che ricorre maggiormente nel romanzo è “me stessa”, ecco cosa cerca Elyria. Cerca di fare luce sulla sua vita, sui suoi guai, sulla sua infelicità immotivata. Questo è la tematica che mi ricorda maggiormente Sylvia Plath: una vita perfetta, è quello che vogliono tutti, eppure non è mia. Non è quello di cui ho bisogno, non è quello che cerco. Il bufalo che possiede Elyria sembra distruggere ogni equilibrio.

…mi resi conto che anche se non mi avessero trovata mai più, anche se fossi rimasta lì per il resto della mia vita, per sempre dispersa, una persona scomparsa definitivamente dalle vite degli altri, io non sarei mai potuta scomparire da me stessa […. ] ed era questo che desideravo da tanto tempo, scomparire del tutto…

Nella vita tutti lasciamo delle tracce, nelle persone, nei luoghi, ma la traccia più grande è quella che lasciamo in noi stessi. Non possiamo cancellare i pezzi che non ci piacciono, non possiamo svanire nel nulla. Nessuno scompare davvero.

L’empatia in questo romanzo è essenziale per riuscire a comprendere Elyria; è un rapporto di amore e odio quello con il lettore. Per quanto alcune volte a possa sembrare folle, priva di potere decisionale sulla sua vita, il viaggio nella sua mente e per il paese vi aprirà prospettive diverse, in bilico tra il voler essere e la volontà di scomparire.