La campana di vetro.

Salve cari lettori,
Nonostante i mille blog sparsi per le piattaforme, più diversi altri social, ho sentito il bisogno di creare uno spazio dedicato solo alla lettura. In quinta liceo ero in crisi e indecisa tra archeologia e lettere moderne. Alla fine ha prevalso l’archeologia, per una vocazione interiore più che altro. La letteratura è rimasta nella mia vita, relegata a passione, una delle più grandi. Ancora oggi dopo tre anni penso di volere a tutti i costi un’altra laurea in lettere (come se già il mio percorso accademico non fosse infinito), che un lavoro nell’ambito dell’editoria sarebbe bellissimo. Il problema è che amo davvero troppe cose. Come nell’archeologia per me la letteratura è un lascito, così come un frammento di un vaso, così come un osso. Un residuo che riguarda l’interiorità. La scelta dei libri, così come le scelte che prendo nella vita in generale, si basano sulle mie sensazioni. Vorrei consigliarvi quei libri che trasmettono potenti onde, quelli che non puoi fare a meno di accarezzare mille volte quando guardi la libreria, quelli in cui ci lasci un pezzo di te stessa e che, allo stesso tempo, ti lasciano qualcosa dentro. Spero di riuscire nel mio intento. Inizialmente sarò impacciata e insicura, come sempre, anche se solitamente poi miglioro (credo).

Detto questo vi auguro buona lettura, qualsiasi essa sia.
Un abbraccio, Ramona